Il 14 ottobre a Locarno la Giornata di studio “Preghiera e poesia” in memoria di padre Giovanni Pozzi (1923-2002). Il Programma completo

Locarno, 14 ottobre: la Giornata di studio “Preghiera e poesia” in memoria di padre Giovanni Pozzi (1923-2002). Il Programma completo

Avrà luogo sabato 14 ottobre a Locarno (Svizzera), presso la sede della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (in Piazza San Francesco 1), la Giornata di studi internazionale “Preghiera e poesia”, in memoria dell’illustre italianista e cappuccino ticinese padre Giovanni Pozzi a 100 anni dalla nascita.
Il giorno prima, venerdì 13 ottobre, alle ore 18.15 presso la locale Biblioteca cantonale, sempre a Locarno, per la Casa editrice Dadò, verrà inoltre ufficialmente presentato il volume “San Francesco di scrittura in preghiera”, curato dal prof. François Dupuigrenet con la Prefazione di Pietro Maranesi, che raccoglie gli scritti dello studioso su San Francesco d’Assisi. Infine, domenica 15 ottobre alle ore 11, l’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, mons. Alain de Raemy celebrerà nella chiesa del Monte Tamaro – alla cui realizzazione partecipò lo stesso padre Pozzi – una Santa Messa conclusiva.

Padre Giovanni Pozzi (1923-2002)

Figlio di Ettore Pozzi e di Maria Rosa Patocchi, padre Pozzi entrò nel Convento dei cappuccini di Faido a 11 anni, proseguendo quindi i suoi studi a Cesena dove prese i voti con il nome di Giovanni e dove venne ordinato sacerdote nel 1948. Dal 1948 al 1954 continuò gli studi all’Università di Friburgo (sotto la guida di Gianfranco Contini e di Giuseppe Billanovich); dal 1960 al 1988 fu docente di letteratura italiana nella stessa università. La sua opera è molteplice e poliedrica: dagli affondi sull’umanesimo latino e volgare di Francesco Colonna o Ermolao Barbaro, alla retorica del barocco (Marino in primis), dal rapporto tra testo e immagine ai luoghi del pensiero, per giungere infine al linguaggio della mistica, declinato soprattutto al femminile. Rientrato in Ticino prosegue i suoi studi, nel campo soprattutto della devozione popolare, e fonda a Lugano, il 27 ottobre del 1980, insieme al confratello padre Callisto Caldelari, la Biblioteca Salita dei Frati, che ancora oggi custodisce il suo Fondo e, da poco, l’Archivio delle carte manoscritte. Muore a Lugano il 20 luglio del 2002.

Il Convegno nel centenario della nascita

Come spiegano gli organizzatori del Convegno locarnese, i professori Carlo Ossola e François Dupuigrenet Desroussilles, per Giovanni Pozzi “preghiera e poesia non sono sorelle” – come scrisse nel suo primo commento al Cantico di frate sole (1971) – ma, proprio a causa della necessità di distinguere accuratamente delle espressioni che per natura s’indirizzano tutte due ad un assente – Dio, il pubblico -, ad entrambe dedicò gran parte della sua opera e della sua vita. Professore di letteratura italiana, Pozzi commentò da virtuoso della filologia e della semiotica la tradizione poetica medievale e barocca – ma anche l’opera di contemporanei come Edoardo Sanguineti o Andrea Zanzotto -, e fu per decenni un “poetologo” come definì il teorico seicentesco dei “labirinti poetici” Juan Caramuel y Lobkowitz, una delle figure maggiori del suo magnum opus La parola dipinta (1981).
Da prete e frate cappuccino, egli praticò giornalmente l’imperativo evangelico “pregare sempre” (Lc, 18, 11) e scrisse addirittura lui stesso le litanie alla Vergine per la chiesa di Santa Maria degli Angeli sul monte Tamaro, progettata e costruita da Mario Botta e decorata da Enzo Cucchi.
Da storico, infine, dedicò alle varie modalità della preghiera in ambito lombardo importanti saggi – in particolare Come pregava la gente (1982) – raccolti in Grammatica e retorica dei santi (1997).

I relatori e gli interventi

La sede del Convegno a Locarno.

Sperando di contribuire in modo originale alla celebrazione del centenario della nascita di questo grande maestro gli organizzatori hanno dunque chiesto a nove studiosi di età, nazionalità e territori di ricerca molto diversi, di riunirsi nella sua città natale per rileggere i suoi contributi a proposito di preghiera e poesia e confrontarli con gli esiti della ricerca più innovativa di oggi.
Ad essi si aggiungeranno importanti testimonianze dell’architetto Mario Botta, fra Mauro Jöhri, custode della provincia ticinese dell’ordine cappuccino, e Saverio Snider, giornalista e nipote di padre Pozzi, che hanno conosciuto bene Giovanni Pozzi e lavorato a suo stretto contatto.

Informazioni pratiche

Iscrizioni a convegnopozziottobre@gmail.com. Per il programma completo: https://www.operamisericordiae.it/wp-content/uploads/2023/09/Preghiera-e-poesia.-Programma-lungo-19.09.pdf.