È edito da poco, per la Biblioteca della “Rivista di Storia e Letteratura religiosa” (vol. XXXVI), il volume “La diritta via. Itinerari giuridici e teologici danteschi. I” del prof. Valerio Gigliotti.
Dalla sinossi del volume:
Può la lettura delle opere di Dante Alighieri contribuire a formare il giurista e il cittadino del XXI secolo? Può l’autore visionario e profetico della Commedia indicare, oggi, la «diritta via» che, valorizzando la dimensione etica, si snodi attraverso la «selva oscura» delle competenze sempre più ‘tecnicistiche’ richieste a chi si forma agli studi giuridici nella società postmoderna? La condizione antropologica contemporanea, complessa e in rapido mutamento, continua a dimostrarsi sempre più aporetica per chi si voglia confrontare con la realtà civile, giuridica e politica in rapporto ad un orizzonte di senso e di valore. Da un lato assistiamo al moltiplicarsi delle abilità tecniche e scientifiche, imprescindibili per progredire nella ricerca e per rispondere alle molte sfide della contemporaneità; dall’altro stiamo smarrendo l’oggetto della ricerca stessa, il suo senso, il suo fine. Ripercorrere con Dante e tramite Dante il pellegrinaggio attraverso i tre ‘regni’ significa innalzare lo sguardo dalla terra e, mediante un recupero della dimensione intrinsecamente umanistica del diritto, compiere, a partire dalla plastica rappresentazione della fragilità umana dell’Inferno, un autentico ‘itinerario della mente verso la Giustizia’ – esercizio di perfetta virtù che ha come meta, nella storia di ieri e di sempre, il tornare a contemplare il cielo, e «riveder le stelle».
Per maggiori informazioni: La diritta via Itinerari giuridici e teologici danteschi. I | Casa editrice Leo S. Olschki